Già che parliamo di libri, mi piace segnalare anche l'ultima "uscita" (a mero scopo di turlupinatura dei soliti gonzi boccaloni che devono contribuire a foraggiare il nullafacente ricercatore indipezzente) a cura dei due fratellonzi bugiardi e calunniatori, nonché ladri di immagini.
Eccolo:
Aggiungo un piccolo saggio della prosa del maestrino Zretino (tanto per farsi un'idea dell'autore "A":
"...
Dal testo si evincono le peculiarità salienti dei negazionisti
(scrive “negazionisti”, ma parla di ciarlatani, nello specifico di se stesso e
di suo fratello): sono individui bifronti, ipocriti, proteiformi, infidi,
gesuitici. Si adattano alle più disparate situazioni, cambiando sembianze come
i camaleonti. La pacatezza e la cortesia che talora dimostrano, in verità, sono
i lenocinii di una melliflua captatio benevolentiae. Maestri dell'inganno e
della menzogna, cercano di adescare gli interlocutori con le loro maniere
untuose ed un linguaggio a volte accattivante, ma torbido, percorso da
ossessivi cliché. Qualora non vi riescano, il loro modus operandi subisce una
metamorfosi: diviene sfrontato, irruente, bellicoso. Un tratto costante è la
volgarità che degenera sovente nella scatologia. Si compiacciono del
turpiloquio e di riferimenti a tutto ciò che è sporco, laido: profonde ed
immedicabili tare sono all’origine di questi comportamenti.
Eppure gli occultatori (sempre loro: Antonio e Rosario Marcianò, “ricercatori indipendenti di polli da spennare”) amano esibire, in qualche occasione, una finta raffinatezza ora nell’eloquio ora negli atti: è in questi casi che risultano sommamente ridicoli e finti. Abituati a crogiolarsi nel fango, quando tentano di esibire un po’ di eleganza, assomigliano a cicisbei, sul cui viso, sotto una patina di candida e profumata cipria, si addensano strati di puzzolente sudiciume.
Eppure gli occultatori (sempre loro: Antonio e Rosario Marcianò, “ricercatori indipendenti di polli da spennare”) amano esibire, in qualche occasione, una finta raffinatezza ora nell’eloquio ora negli atti: è in questi casi che risultano sommamente ridicoli e finti. Abituati a crogiolarsi nel fango, quando tentano di esibire un po’ di eleganza, assomigliano a cicisbei, sul cui viso, sotto una patina di candida e profumata cipria, si addensano strati di puzzolente sudiciume.
PuBBlished by Zret (Antonio Marcianò) qui:
"...
Per chi volesse approfittare della imperdibile offerta, può, anzi "deve", ordinare direttamente ai gentilissimi autori e pagare (solo 18 miseri euri - signoraggio compreso) tramite bonifico bancario.
I dati bancari dovrebbero essere considerati "sensibili" e quindi "protetti" ma noi siamo maestri nello scoprire e rivelare queste cose specialmente se riguardano Rosario Marcianò.
Sì, vabbé, poi chiederà (con cori di "...che schifo! Ma come si permettono di pubblicare dati riservati!") ai suoi "adoratori" il "chi, come, quando e perché" lo smom o il ministero che ci paga ci abbia messo a conoscenza di codeste cose riservate...
Io me ne stropiccio e pubblico lo stesso. Ecco qui:
Avete visto il numero di c/c?
236 = 11
4 = d
180 = 9
11 del 9 = undici settembre! GOMBLOTTO!!!
WASP
La funivia...
RispondiEliminaL'avevo presa quando, da ragazzino, ero stato a Sanremo con un mio zio. Sarà stato il 1970 o giù di lì.
Il tempo ha sbiadito i particolari, ma ricordo un paesaggio fantastico.
Peccato che la funivia sia stata dismessa. Certamente la chiusura è stata fatta per impedire di avvistare i tankeroni a quota cumulo che volavano al di sotto della cima del Bignone.
Maledetto NWO! Non solo ci avveleni i biomi, ma ci impedisci di ammirare quello che resta!
Le scie chimiche hanno corroso i cavi rendendola inutilizzabile. Inoltre erano un ostacolo per i sorvoli a bassa quota
RispondiElimina" linguaggio a volte accattivante, ma torbido, percorso da ossessivi cliché"
RispondiEliminaChe è diverso da quello che sta usando qui Zret?
Che imbecilli.
se 2 3 6 = 11
RispondiElimina4 = 4